La Corte di Cassazione ha richiamato recentemente un importante principio in materia di sicurezza delle attrezzature di lavoro; in particolare, un lavoratore si era infortunato cadendo con il braccio tra gli sportelli aperti di una macchina e pertanto era stato contestato al responsabile alla sicurezza di aver messo a disposizione dei lavoratori macchinari non idonei. A propria difesa, l’imputato aveva richiamato la presenza di una specifica procedura, consistente nella chiusura degli sportelli con un lucchetto, la cui chiave era custodita dal responsabile della manutenzione, ritenendo quindi che tale procedura fosse in qualche modo idonea a sopperire alla mancanza di interruttori di blocco che potessero fermare il movimento in caso di apertura degli sportelli. Tuttavia, secondo la Corte, è necessario, in tali casi, chiedersi se le misure di sicurezza adottate fossero idonee, oltre che ad impedire l’accesso alle zone pericolose, anche a impedire l’avviamento della macchina nel caso in cui i ripari posti a protezione degli organi lavoratori fossero aperti, osservando che la procedura adottata si è rivelata, nei fatti, inadeguata, tanto che l’infortunio si era effettivamente verificato. |