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Rumore-Vibrazioni
Andrea Masiero
a.masiero@sicurecoveneto.it
Il rumore è un nemico insidioso da non sottovalutare mai, in nessun ambiente di lavoro. Non solo provoca la perdita delle capacità uditive ma, impedendo di sentire i segnali acustici di sicurezza, aumenta la probabilità di infortuni.  Anche le vibrazioni devono essere oggetto di attenta valutazione, in quanto ne possono derivare malattie professionali, anche gravi.

Si tratta quindi di un intervento altamente specializzato, effettuato utilizzando una specifica strumentazione.  Bisogna innanzitutto individuare con precisione tutte le fonti da cui derivano rumori e tutti gli strumenti all'interno dell'azienda che producono vibrazioni (strumenti manuali e strumenti che hanno effetti su tutto il corpo: automezzi, carrelli elevatori, ecc.)  Quindi, vanno studiate le soluzioni più adeguate. Conoscenza normativa e tecnica, aggiornamento costante dei supporti tecnologici consentono di raggiungere gli obiettivi migliori. 

La mia azione antirumore ha la qualità di tutte le consulenze Sicureco Veneto: massima sicurezza, massima razionalità di spesa. Un risultato che si può ottenere solo con una pianificazione degli interventi realmente su misura.




Su cosa intervengono le normative in materia di rumore e vibrazioni?

Tutela della sicurezza e della salute in riferimento al rumore dell'ambiente di lavoro e alle vibrazioni prodotte da macchinari, dispositivi, utensili su mano, braccio e corpo intero dei lavoratori.

Quali aziende riguardano?
Qualunque attività, impresa, società pubblica o privata in cui siano presenti lavoratori subordinati  o con contratto equiparabile a quello subordinato, quali i soci di società.

Che servizi offre Sicureco Veneto?

1) Consulenza, formazione, prevenzione.
2) Realizzazione delle documentazioni aziendali sulla sicurezza.

In cosa consiste il servizio di consulenza, formazione, prevenzione?
Analisi dei rischi in rapporto a caratteristiche produttive, dotazioni tecnologiche e organizzazione dell'azienda. Informazione e formazione specifica dei lavoratori.

Quali sono le documentazioni aziendali che riguardano il rumore?

La Valutazione del rumore interno e la Valutazione del rumore esterno. La prima riguarda l'inquinamento acustico all'interno di un'azienda. La seconda l'impatto sull'ambiente circostante.

VALUTAZIONE DEL RUMORE INTERNO ALL’AZIENDA

Che cos'è?
Sono documenti che:
- analizzano e classificano nel dettaglio i rischi per i lavoratori dovuti alla rumorosità e alle vibrazioni subite durante le lavorazioni;
- individua strumenti e processi utili a prevenire rumori e vibrazioni dannosi per la salute di chi lavora.
Ogni azienda è tenuta a realizzarli perché fanno parte del documento di Valutazione dei rischi. Inoltre i dati di questi documenti sono necessari al medico competente per fare le sue valutazioni nelle visite mediche dei lavoratori. In caso di omissioni o mancanza di documentazione si rischiano sanzioni amministrative e penali.

Per quanto sono valide?
Quattro anni, ma la documentazione va aggiornata ogni volta che ci siano cambiamenti nelle strutture, nell'organizzazione e nelle linee produttive dell'azienda.

Quanto costano?
Il costo varia in base alla complessità del ciclo di lavorazione, alla quantità di rilevazioni necessarie e al numero di dipendenti da monitorare.

Come vengono classificati i rumori? Quali obblighi ci sono per l'azienda?
La valutazione dell’esposizione dei lavoratori al rischio rumore viene redatta ai sensi del D. Lgs. 81/2008. Da questo decreto (Artt. 188 e 189) sono state tratte le seguenti definizioni:
pressione acustica di picco (Ppeak): valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza ;
livello di esposizione giornaliera al rumore LEX, in decibel dBA: valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al rumore per una giornata lavorativa nominale di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999:1990 punto 3.6. Si riferisce a tutti i rumori sul lavoro, incluso il rumore impulsivo;
livello di esposizione settimanale al rumore (EX,8h): valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione giornaliera al rumore per una settimana nominale di cinque giornate lavorative di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999:1990 punto 3.6, nota 2.
Esistono tre fasce di attenzione principali, che definiscono gli obblighi a carico dell'azienda.
valori limite di esposizione: rispettivamente LEX = 87 dBA e Lp,peak = 140 dBC;
valori superiori di azione: rispettivamente LEX = 85 dBA e Lp,peak = 137 dBC;
valori inferiori di azione: rispettivamente LEX = 80 dBA e Lp,peak = 135 dBC.
I luoghi di lavoro dove i lavoratori possono essere esposti ad un rumore superiore ai valori superiori di azione (LEX = 85 dB(A) e ppeak = 137 dB(C)) devono essere indicati da appositi segnali; dette aree devono essere delimitate.
L’art. 196 del D.Lgs. 81/2008 dispone che i lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i valori superiori d’azione devono essere sottoposti alla sorveglianza sanitaria periodica, con periodicità decisa dal medico competente. La sorveglianza sanitaria è estesa anche ai lavoratori esposti a livelli superiori ai valori inferiore d’azione su richiesta dei lavoratori stessi, qualora il medico competente ne ravvisi la necessità.


Come vengono classificate le vibrazioni? Quali obblighi ci sono per l'azienda?
Con il livello di esposizione alle vibrazioni, distinto in base alla parte esposta (corpo intero o mano – braccio), anche qui differenziato in base al livello di rischio (valore limite di esposizione, valore di azione), dal cui superamento derivano obblighi differenziati, tra i quali la riduzione dell’esposizione, la formazione, le visite mediche, la fornitura di idonei dispositivi di protezione individuali.

Come interviene Sicureco Veneto?
Con il sopralluogo in azienda e la rilevazione analitica del rumore e delle vibrazioni.
L'indagine viene svolta:
- con strumentazione adeguata: fonometro integratore di precisione di classe I ed accelerometro triassiale;
- quando l’attività all’interno dell’ambiente di lavoro raggiunge il massimo ritmo produttivo;
- prendendo in considerazione le emissioni sonore delle attrezzature, dei macchinari e delle lavorazioni e le vibrazioni a cui sono esposti i lavoratori;
- valutando la durata dell'esposizione al rumore ed alle vibrazioni di ogni collaboratore.

VALUTAZIONE DEL RUMORE ESTERNO ALL’AZIENDA

Che cos'è?
Un documento che analizza e classifica l'impatto acustico di un'azienda sull'ambiente esterno.

Perché va fatta?
Per proteggere dall'inquinamento acustico le persone al di fuori dell'azienda, sopratutto quando le imprese si trovano vicino a aree residenziali. Spesso, tra l'altro, in questo modo si evitano conflitti con gli abitanti della zona, che possono avere anche spiacevoli strascichi legali e creare danni d'immagine.

E' obbligatoria?
Ormai tutte le Amministrazioni Comunali la richiedono per concedere le autorizzazioni a svolgere l'attività d'impresa.

Anche i rumori esterni sono classificati con diversi livelli di esposizione?
Si. Variano a seconda del territorio comunale (zona agricola, zona residenziale, ecc.). Le norme nazionali stabiliscono il rumore massimo consentito per ogni zona, con limiti di emissioni sonore diversi per il giorno e per la notte. I livelli sonori sono misurati in Leq(A). Qui di seguito la tabella con i Leq(A) consentiti per ogni tipo di zona, per il periodo diurno e per quello notturno.


 

Tempi di riferimento

Classi di destinazione d'uso del territorio

Diurno

Notturno

I - Aree particolarmente protette

50

40

II - Aree prevalentemente residenziali

55

45

III - Aree di tipo misto

60

50

IV - Aree di intensa attività umana

65

55

V - Aree prevalentemente industriali

70

60

VI - Aree esclusivamente industriali

70

70