Il decreto legge 159 del 31 ottobre 2025 ha introdotto una specifica disciplina per le organizzazioni di volontariato della protezione civile, con una applicazione delle norme che tenga conto della specificità dell’attività svolta, a partire da una definizione di formazione, informazione e addestramento che si discosta da quella generale, così come quella di controllo sanitario, quindi una forma di sorveglianza sanitaria definita come insieme degli accertamenti medici basilari emanate specificatamente per il volontariato e finalizzati alla ricognizione delle condizioni di salute, quale misura generale di prevenzione.

Nello specifico, il volontario è equiparato al lavoratore esclusivamente per le seguenti attività:

-          Obbligo, da parte delle organizzazioni di volontariato, di fornire informazione, formazione e addestramento, nonché di controllo sanitario;

-          Obbligo di dotare il volontario di attrezzature e dispositivi di protezione individuale idonei per lo specifico impiego, e che sia adeguatamente formato e addestrato.

È poi escluso che le sedi delle organizzazioni siano luoghi di lavoro, ed inoltre le organizzazioni di volontariato, la Croce Rossa Italiana e il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico individuano i propri volontari che svolgono azioni che li espongono ai fattori di rischio superiore alle soglie previste, affinché siano sottoposti alla sorveglianza sanitaria.

Infine, è previsto che l’applicazione delle disposizioni del decreto non può comportare l’omissione o il ritardo delle attività e dei compiti di protezione civile.