L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con nota dell’8 luglio 2025, ha fornito indicazioni relative all’emanazione dei provvedimenti di interdizione al lavoro delle lavoratrici madri, in periodo antecedente e successivo al parto. In particolare, si precisa che il datore di lavoro deve valutare i rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici nell’ambito del documento di valutazione dei rischi. La fase di valutazione degli uffici dovrà quindi prendere avvio dall’esame dello stralcio del DVR, e dovrà necessariamente contemplare anche una valutazione oggettiva, volta per volta, relativa all’ambiente, all’orario di lavoro e al concreto svolgimento dell’attività lavorativa. Qualora i risultati della valutazione evidenzino un rischio, il datore di lavoro dovrà adottare le misure necessarie affinché l’esposizione al rischio delle lavoratrici sia evitata, modificandone temporaneamente le condizioni o l’orario di lavoro. Solo ove ciò non sia possibile, ovvero non si possa eliminare il rischio e non sia praticabile lo spostamento della lavoratrice ad altra mansione compatibile, l’Ufficio dovrà procedere all’emanazione del provvedimento di interdizione al lavoro.
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