La Corte di Cassazione, nel confermare la sanzione disciplinare irrogata ad una lavoratrice per aver violato gli obblighi relativi all’articolo 20 del Testo Unico, alla quale in particolare era stato contestato di non aver rispettato le disposizioni impartite dal datore di lavoro, utilizzando scorrettamente le attrezzature di lavoro e compiendo azioni non di sua competenza, così da integrare l’illecito disciplinare previsto dal contratto collettivo, ha specificato come gli obblighi dettati dall’articolo 20 costituiscono una esplicazione del generale obbligo di diligenza posto a carico del lavoratore, non potendo lo stesso invocare l’ignoranza della norma, dato che il dovere di informazione grava sull’agente, in relazione anche alle sue qualità professionali e al suo dovere di informazione sulle norme e sulla relativa interpretazione. |
