In occasione della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari l’INAIL ha diffuso gli ultimi su questo grave fenomeno. In particolare, nel triennio 2020-2022 si sono registrati circa 6.000 casi, e nel solo 2022 i casi di violenza, aggressione e minacce nei confronti del personale sanitario sono stati 2.243, in aumento del 14% rispetto all’anno precedente. La categoria dei tecnici della salute è quella più coinvolta, con circa il 41% del totale, seguita dalle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali, con il 27%, e da quella dei servizi personali e assimilati con il 13%. Circa il 59% dei casi ha comportato una contusione, il 22% una lussazione, distorsione e distrazione, l’8% una frattura e il 7% una ferita. La sede principale del corpo coinvolto nelle violenze è la testa, seguita da parete toracica, cingolo toracico, polso e colonna vertebrale. |