L’Ispettorato Nazionale sul Lavoro ha comunicato gli esiti di una serie di controlli effettuati nell’ambito del settore del turismo e dei pubblici esercizi, che ha coinvolto, in tutto il territorio nazionale, con la sola esclusione delle province di Trento e Bolzano, 445 aziende. In materia di salute e sicurezza, sono state rilevate prevalentemente violazioni per mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi (60%), mancata formazione e addestramento (12%), mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile (11%) e mancata elaborazione del piano di emergenza ed evacuazione (11%). Si noti che tali violazioni sono tutte ricomprese nell’allegato I del Testo Unico, per cui, ai sensi dell’articolo 14 del decreto, legittimano l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività lavorativa, che potrà essere revocata unicamente alle seguenti condizioni: a) Ripristino delle regolari condizioni di lavoro e rimozione delle conseguenze pericolose delle violazioni; b) Pagamento di una somma aggiuntiva (pari a 2.500 euro per la mancata elaborazione del DVR e del piano di emergenza, di 300 euro per lavoratore in caso di mancata formazione e addestramento e di 3.000 euro per la mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile). |