Con delibera del 28 febbraio, la Giunta Regionale ha aggiornato il Piano di Sanità Pubblica con una ulteriore rimodulazione delle strategie di gestione e controllo della pandemia COVID-19, in ragione del minor impatto in termini di malattia rispetto alle precedenti fasi pandemiche. In merito ai programmi organizzati di screening per la ricerca di SARS-Cov-2, per gli operatori delle strutture socio sanitarie e socio assistenziali territoriali è previsto che la periodicità dei test di screening sia definita su valutazione del Medico Competente, in accordo con il Medico Coordinatore della struttura e il Referente Medico per le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali. Permane l’obbligo di test in presenza di sintomi sospetti, a seguito di contatto stretto e per il termine del periodo di isolamento. Inoltre, in presenza di casi di positività tra gli ospiti o di quadri clinici sospetti, è importante rafforzare la frequenza del testing a tutto il personale coinvolto nell’assistenza del soggetto positivo o in isolamento. Peraltro, le Aziende/Strutture possono valutare, per i soli operatori sanitari, lo screening periodico anche in modalità di auto-somministrazione, rendendo disponibili i test e registrando comunque l’esito di tutti i test. Per gli ospiti, il test va effettuato tempestivamente all’insorgenza di sintomatologia sospetta o secondo periodicità definite dal Medico Coordinatore della struttura in accordo con il Referente Medico. Infine, per quanto riguarda le uscite temporanee degli ospiti dalle strutture residenziali, è raccomandata la programmazione di due test di screening, uno al rientro ed uno nei 2-4 giorni successivi al rientro. |