La Confcommercio ha formulato alla Commissione per gli interpelli un’istanza finalizzata a chiarire se, in ragione dell’utilizzo sempre più esteso dello smart working, caratterizzato dallo svolgimento, da parte dei lavoratori, delle proprie prestazioni lavorative presso il proprio domicilio o, comunque, anche in luoghi molto lontani dalla propria sede, sia possibile per il datore di lavoro, individuare medici competenti diversi e ulteriori, vicini al luogo ove gli stessi dipendenti operano in regime di smart working, specificatamente individuati per aree territoriali e appositamente nominati esclusivamente per tali aree e per le tipologie di lavoratori operanti da tali aree.

In merito, la Commissione ritiene che, ai sensi dell’articolo 39 del Testo Unico, sia possibile nominare uno o più medici competenti, individuando tra essi un medico con funzioni di coordinamento, possibilità prevista nel caso di aziende con più unità produttive, nei casi di gruppi di imprese o qualora ne emerga la necessità in relazione alla valutazione dei rischi. Pertanto, la nomina di più medici competenti deve essere ricondotta nell’ambito di tali possibilità, specificando comunque che, ove si applichi questa previsione, ogni medico competente assumerà tutti gli obblighi e le responsabilità previsti dalla vigente normativa per la figura.

Infine, la Commissione osserva che, in linea generale, il datore di lavoro dovrà rielaborare il documento di valutazione dei rischi.