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DETTAGLIO NEWS

Casi di COVID-19 al 31 dicembre 2022
(del 26 01 2023)

Sono stati diffusi dall’INAIL i dati relativi al monitoraggio periodico relativo ai casi di infortunio derivante da infezione dal COVID 19 dall’inizio dell’epidemia al 31 dicembre 2022.

Sono state effettuate 315.055 denunce all’NAIL, con un aumento, rispetto al monitoraggio al 31 ottobre, di 9.960 casi (+3,2%), di cui 2.792 riferiti a dicembre, 4.424 a novembre e 1.428 ad ottobre.

L’anno 2022, con 117.154 contagi denunciati, rappresenta il 37,2% di tutti quelli pervenuti dall’inizio dell’epidemia, mentre il 2020 raccoglie il 47,3% di tutti i casi.

Il settore della sanità ed assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili) registra il 63,3% delle denunce, seguito dall’amministrazione pubblica (ASL e amministrazioni regionali, provinciali e comunali) con l’8,9%, dal trasporto e magazzinaggio con l’8,0%, dal noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center) con il 4,0%, dal commercio all’ingrosso e al dettaglio con il 2,6%, dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione) con il 2,2%, dal settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti alimentari, alla lavorazione di prodotti farmaceutici, di metalli di macchinari e di pelli) con il 2,0%, dalle altre attività di servizi (pompe funebri, lavanderia, riparazione di computer e di beni alla persona, parrucchieri, centri benessere…) e dalle costruzioni con l’1,1% ciascuna, dai servizi di informazione e comunicazione e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (consulenti del lavoro, della logistica aziendale, di direzione aziendale) con lo 0,8% e dall’istruzione con lo 0,6%.

L’analisi per professione vede quella dei tecnici della salute risulta come più interessata, con il 37,9% delle denunce, gli operatori socio – sanitari con il 16,0%, i medici con il 9,4%, gli operatori socio assistenziali con il 5,4%, gli impiegati amministrativi con il 5,8%.

Sono state inoltre state presentate 891 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale dall’inizio dell’epidemia, circa un quinto del totale dei decessi denunciati da gennaio 2020 e un’incidenza dello 0,5% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da COVID-19.

L’anno 2020, con 587 decessi, raccoglie il 65,9% di tutti i casi, mentre il 2022 presenta al momento un numero limitato di casi, 10, pari all’1,1% del totale dei decessi)



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