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DETTAGLIO NEWS

Casi di COVID-19 al 31 ottobre 2022
(del 26 11 2022)

Sono stati diffusi dall’INAIL i dati relativi al monitoraggio periodico relativo ai casi di infortunio derivante da infezione dal COVID 19 dall’inizio dell’epidemia al 31 ottobre 2022.

Nel complesso, sono state segnalate all’NAIL 305.395 denunce, con un aumento, rispetto alla rilevazione al 31 agosto, di 8.589 casi, pari al 2,9%., e un’incidenza dell’1,3% rispetto al complesso dei contagiati nazionali.

L’anno 2022, con 107.602 contagi denunciati, rappresenta il 35,2% di tutti quelli pervenuti dall’inizio dell’epidemia, mentre il 2020 raccoglie il 48,8% di tutti i casi.

Il settore della sanità ed assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili) registra il 63,2% delle denunce, seguito dall’amministrazione pubblica (ASL e amministrazioni regionali, provinciali e comunali) con l’8,7%, dal trasporto e magazzinaggio con l’8,2%, dal noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center) con il 4%, dal commercio all’ingrosso e al dettaglio con il 2,7%, dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione) con il 2,2%, dal settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti alimentari, alla lavorazione di prodotti farmaceutici, di metalli di macchinari e di pelli) con il 2,0%, dalle altre attività di servizi (pompe funebri, lavanderia, riparazione di computer e di beni alla persona, parrucchieri, centri benessere…) e dalle costruzioni con l’1,1% ciascuna, dai servizi di informazione e comunicazione e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (consulenti del lavoro, della logistica aziendale, di direzione aziendale) con lo 0,8% e dall’istruzione con lo 0,7%.

L’analisi per professione vede quella dei tecnici della salute risulta come più interessata, con il 37,8% delle denunce, gli operatori socio – sanitari con il 16%, i medici con il 9,4%, gli operatori socio assistenziali con il 5,4%, gli impiegati amministrativi con il 5,8%, il personale non qualificato nei servizi sanitari con il 4,4%.

Sono state inoltre state presentate 886 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale dall’inizio dell’epidemia, un quinto del totale dei decessi denunciati da gennaio 2020 e un’incidenza dello 0,5% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da COVID-19, invariati rispetto alla precedente rilevazione.

Nel 2022, al momento, il numero di decessi è contenuto e pari a 10 casi.



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