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DETTAGLIO NEWS

Casi di COVID-19 al 31 agosto 2022
(del 27 09 2022)

Sono stati diffusi dall’INAIL i dati relativi al monitoraggio periodico relativo ai casi di infortunio derivante da infezione dal COVID 19 al 31 agosto 2022.

Al 31 agosto 2022 sono stati denunciati 296,806 casi di infortunio Covid-19, con un aumento, rispetto al 30 giugno, di 18.375 casi, + 6,6%.

Dall’inizio dell’epidemia, l’anno 2020, con 148.944 infezioni denunciate, raccoglie il 50,2% di tutti i casi denunciati, il 2021, con 48.729 rappresenta il 16,4% degli infortuni da COVID, mentre il 2022, con 99.133 casi denunciati nel primo semestre rappresenta, ad ora, il 33,4% di tutti quelli pervenuti da inizio pandemia.

Il settore della sanità ed assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili) registra il 63,2% delle denunce, seguito dall’amministrazione pubblica (ASL e amministrazioni regionali, provinciali e comunali) con l’8,7%, dal trasporto e magazzinaggio con l’8,2%, dal noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center) con il 4%, dal commercio all’ingrosso e al dettaglio con il 2,6%, dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione) con il 2,2%, dal settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti alimentari, alla lavorazione di prodotti farmaceutici, di metalli di macchinari e di pelli) con il 2,1%, dalle altre attività di servizi (pompe funebri, lavanderia, riparazione di computer e di beni alla persona, parrucchieri, centri benessere…) con l’1,2, dalle costruzioni con l’1,1%, dai servizi di informazione e comunicazione con lo 0,8% e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (consulenti del lavoro, della logistica aziendale, di direzione aziendale) con lo 0,7%.

L’analisi per professione vede quella dei tecnici della salute risulta come più interessata, con il 37,7% delle denunce, gli operatori socio – sanitari con il 16%, i medici con il 9,4%, gli operatori socio assistenziali con il 5,4%, gli impiegati amministrativi con il 5,8%, il personale non qualificato nei servizi sanitari con il 4,4%.

Sono state inoltre state presentate 886 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale dall’inizio dell’epidemia, un quinto del totale dei decessi denunciati da gennaio 2020 e un’incidenza dello 0,5% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da COVID-19. Rispetto al periodo precedente i decessi sono 9 in più, di cui 3 avvenuti nel 2022, 5 nel 2021 e 1 nel 2020.



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