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DETTAGLIO NEWS

Casi di COVID-19 al 31 marzo 2022
(del 22 04 2022)

L’INAIL ha diffuso i dati relativi al monitoraggio periodico relativo ai casi di infortunio derivante da infezione dal COVID 19 al 28 febbraio 2022, segnalando che sono state denunciati 245.392 casi di infezioni dall’inizio dell’epidemia, con un aumento di 16.355 casi rispetto al mese di febbraio.

Il settore della sanità ed assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili) registra il 63,5% delle denunce, seguito dall’amministrazione pubblica (ASL e amministrazioni regionali, provinciali e comunali) con l’9,2%, dal trasporto e magazzinaggio con il 6,6, dal noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center) con il 4,2%, dal settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) con il 2,9%, dal commercio all’ingrosso e al dettaglio con il 2,5%, dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione con il 2,1%, dalle altre attività di servizi (pompe funebri, lavanderia, riparazione di computer e di beni alla persona, parrucchieri, centri benessere…) e dalle attività professionali scientifiche e tecniche (consulenti del lavoro, della logistica aziendale, di direzione aziendale) entrambe con l’1,8%,

L’analisi per professione vede quella dei tecnici della salute risulta come più interessata, con il 37,5% delle denunce, gli operatori socio – sanitari con il 16,9%, i medici con il 9,0%, gli operatori socio assistenziali con il 6,0%.

Sono state inoltre state presentate 853 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale dall’inizio dell’epidemia, oltre un quarto del totale dei decessi denunciati da gennaio 2020 e un’incidenza dello 0,5% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da COVID-19.

Rispetto al mese precedente i decessi sono 18 in più, di cui 2 avvenuti a febbraio, 1 a gennaio, 13 al 2021 e 2 al 2020.



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