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DETTAGLIO NEWS

Casi di COVID-19 al 30 novembre 2021
(del 22 12 2021)

Il monitoraggio effettuato dall’INAIL ha rilevato, alla data del 30 novembre 2021, 185.633 denunce di infortunio segnalate dall’inizio dell’epidemia, con un’incidenza del 3,7% rispetto al complesso dei contagiati nazionali e con un incremento di 2.486 rispetto al mese precedente.

Il 2020 rappresenta il 79,9% di tutti i casi, e novembre, con 40.621 casi, il mese con il maggior numero di eventi.

Il settore della sanità ed assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili) registra il 64,8% delle denunce, seguito dall’amministrazione pubblica (ASL e amministrazioni regionali, provinciali e comunali) con l’9,2%, dal noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center) con il 4,4%, dal trasporto e magazzinaggio con il 3,9%, dal settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) con il 3,2%, dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione con il 2,5%, dal commercio all’ingrosso e al dettaglio con il 2,3%, dalle altre attività di servizi (pompe funebri, lavanderia, riparazione di computer e di beni alla persona, parrucchieri, centri benessere…) e dalle attività professionali scientifiche e tecniche (consulenti del lavoro, della logistica aziendale, di direzione aziendale) entrambe con l’1,9%.

Sono poi circa 3.200 i contagi professionali di insegnati/professori e ricercatori di scuole di ogni ordine e grado e di università statali e private.

L’analisi per professione vede quella dei tecnici della salute risulta come più interessata, con il 37,3% delle denunce, gli operatori socio – sanitari con il 18,1%, i medici con l’8,5%, gli operatori socio assistenziali con il 6,8% e il personale non qualificato nei servizi sanitari con il 4,7%.

Alla data del 31 ottobre, inoltre, sono state rilevate 797 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale, oltre un quarto del totale dei decessi denunciati da gennaio 2020 e un’incidenza dello 0,6% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da COVID-19.



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