CHI SIAMO   IL NOSTRO METODO   ESPERTI SICURECO   CLIENTI   NEWS   LINK   CONTATTI   AREA RISERVATA
DETTAGLIO NEWS

Casi di COVID-19 al 30 settembre 2021
(del 25 10 2021)

L’INAIL ha diffuso i dati relativi al monitoraggio periodico relativo ai casi di infortunio derivante da infezione dal COVID 19 al 30 settembre 2021, con 181.636 denunce di infortunio dall’inizio dell’epidemia, che rappresentano il 3,9% rispetto al totale dei contagiati.

Rispetto al 31 agosto i casi sono aumentati di 1.644, +0,9%; l’anno 2020, con 148.026 infezioni denunciate, rappresenta l’81,5% di tutti i casi di contagio, mentre a partire dal mese di febbraio dell’anno in corso si assiste ad una discesa del fenomeno; in generale, nel 2020 l’incidenza media delle denunce da COVID-19 sul totale degli infortuni denunciati è stato di una denuncia ogni quattro, mentre nel 2021 è scesa ad una su dodici.

Rispetto alle attività produttive, il settore della sanità ed assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili) continua a registrare la maggioranza dei casi, pari al 65,1% delle denunce, seguito dall’amministrazione pubblica (ASL e amministrazioni regionali, provinciali e comunali) con l’9,2%, dal noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center) con il 4,4%, dal trasporto e magazzinaggio con il 3,8%, dal settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) con il 3,1%, dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione con il 2,5%, dal commercio all’ingrosso e al dettaglio con il 2,2%, dalle altre attività di servizi (pompe funebri, lavanderia, riparazione di computer e di beni alla persona, parrucchieri, centri benessere…) e dalle attività professionali scientifiche e tecniche (consulenti del lavoro, della logistica aziendale, di direzione aziendale) entrambe con l’1,9%,

L’analisi per professione vede quella dei tecnici della salute risulta come più interessata, con il 37,4% delle denunce, gli operatori socio – sanitari con il 18,2%, i medici con il 8,5%, gli operatori socio assistenziali con il 6,9% e il personale non qualificato nei servizi sanitari con il 4,7%.

Alla data del 31 agosto, inoltre, sono state rilevate 762 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale, oltre un quarto del totale dei decessi denunciati da gennaio 2020 e un’incidenza dello 0,6% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da COVID-19.

Rispetto al monitoraggio al 31 agosto i decessi sono 15 in più; rispetto ai primi nove mesi del 2020, i casi mortali denunciati sono comunque in calo del 43,4%.



TORNA ALL'ELENCO NEWS