Il Ministero dell’Interno, in data 10 agosto, ha emanato una circolare relativa alle verifiche delle certificazioni verdi COVID-19, note anche come green pass.

Il documento premette che la verifica delle certificazioni si compone di due fasi, una necessaria ed una eventuale; la prima fase consiste nella verifica del possesso della certificazione verde da parte dei soggetti che accedono alle attività per le quali è prescritta, mentre la seconda consiste nella verifica dell’identità personale da parte del possessore, e questa è solo eventuale.

Con riferimento agli eventi sportivi, si possono ritenere abilitati alle verifiche gli steward, ai quali le società sportive potranno demandare l’attività, anche se non espressamente citati nel decreto del 17 giugno, previo conferimento dell’incarico con atto formale recante le istruzioni sull’esercizio dell’attività di verifica.

Tale personale potrà inoltre essere utilizzato anche per eventi e manifestazioni di genere diverso dalle competizioni calcistiche.

Infine, in tema di verifiche da parte dei soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi, viene specificato che la verifica dell’identità della persona in possesso della certificazione verde ha natura discrezionale ed è volta a garantire il legittimo possesso della certificazione, e si rende necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme, come ad esempio in caso di manifesta incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione.