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DETTAGLIO NEWS

Casi di COVID-19 al 30 giugno 2021
(del 31 07 2021)

Il monitoraggio periodico pubblicato relativo ai casi di infortunio derivante da infezione dal COVID 19 ha rilevato, alla data del 30 giugno 2021, 176.925 denunce di infortunio, costituenti oltre un quinto del totale delle denunce di infortunio pervenute nell’anno e con un’incidenza del 4,2% rispetto al complesso dei contagiati nazionali comunicati dall’ISS alla stessa data.

Il periodo febbraio – giugno rappresenta l’’8,9% del totale delle denunce da inizio pandemia, mentre il mese di novembre del 2020 rimane quello con il maggior numero di casi denunciati.

Il 68,7% dei contagi ha interessato le donne, e l’età media è di 46 anni per entrambi i sessi.

Il 43% dei casi è situato nel Nord Ovest (prima la Lombardia con il 25,5%), del Nord Est (Veneto 10,6%), del 15,2% al Centro Sud (Lazio 6,6%), del 12,7% al Sud (Campania 5,8%) e del 4,6% nelle Isole (Sicilia 3,1%).

Rispetto alle attività produttive, il settore della sanità ed assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili) continua a registrare la maggioranza dei casi, pari al 65,6% delle denunce, seguito dall’amministrazione pubblica (ASL e amministrazioni regionali, provinciali e comunali) con l’9,2%, dal noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center) con il 4,4%, dal trasporto e magazzinaggio con il 3,5%, dal settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) con il 3,0%, dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione con il 2,4%, dal commercio all’ingrosso e al dettaglio con il 2,2%, dalle altre attività di servizi (pompe funebri, lavanderia, riparazione di computer e di beni alla persona, parrucchieri, centri benessere…) e dalle attività professionali scientifiche e tecniche (consulenti del lavoro, della logistica aziendale, di direzione aziendale) entrambe con l’1,9%,

L’analisi per professione vede quella dei tecnici della salute risulta come più interessata, con il 37,6% delle denunce, gli operatori socio – sanitari con il 18,4%, i medici con il 8,6%, gli operatori socio assistenziali con il 7,0% e il personale non qualificato nei servizi sanitari con il 4,7%.

Sono stati inoltre denunciati 682 casi di infortunio con esito mortale, circa un terzo dei decessi denunciati da gennaio 2020, con una incidenza dello 0,5% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da COVID-19 e con 43 decessi in più rispetto al mese precedente.

L’83,7% dei decessi ha riguardato gli uomini e il 16,3% le donne, mentre l’età media dei deceduti è di 59 anni.



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