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DETTAGLIO NEWS

Documento ISS sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2
(del 17 03 2021)

L’ISS ha pubblicato un documento contente indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazioni anti-COVID-19.

In primo luogo, si ritiene che la circolazione delle varianti non richieda una modifica delle misure di prevenzione e protezione non farmacologiche, consistenti nelle consuete misure di distanziamento sociale, utilizzo della mascherina ed igiene delle mani; relativamente al distanziamento fisico, tuttavia, pur non essendovi evidenze che dimostrino la necessità di incrementare la distanza di sicurezza a seguito della comparsa di nuove varianti, si ritiene che un metro rimanga la distanza minima da adottare e che sarebbe opportuno aumentare il distanziamento fisico fino a due metri, laddove possibile, e specialmente in tutte le situazioni nelle quali venga rimossa la protezione respiratoria, come ad esempio in occasione del consumo di cibo e bevande.

Si ritiene poi che i lavoratori vaccinati, inclusi gli operatori sanitari, anche se hanno completato il ciclo vaccinale, per proteggere sé stessi e gli altri, siano essi colleghi o pazienti, nonché i contatti in ambito familiare e comunitario, dovranno continuare a mantenere le stesse misure di prevenzione, protezione e precauzione valide per i soggetti non vaccinati, in particolare osservare il distanziamento fisico, indossare un’appropriata protezione respiratoria, igienizzarsi  o lavarsi le mani.

Inoltre, se una persona vaccinata, con una o due dosi, viene identificata come contatto stretto, dovrà osservare ugualmente la quarantena; continuano a fare eccezione gli operatori sanitari, con il rispetto delle misure di prevenzione e protezione dall’infezione, fino ad un’eventuale positività al test o alla comparsa di sintomatologia compatibile con COVID-19.

Infine, il documento ribadisce l’importanza di non modificare i programmi di screening alla quale sono normalmente sottoposti gli operatori sanitari, mantenendo la frequenza prevista.



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