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DETTAGLIO NEWS

Casi di COVID-19 al 31 gennaio 2021
(del 20 02 2021)

L’INAIL ha pubblicato il consueto report sull’infezione da COVID-19, che, come noto, è classificato come infortunio sul lavoro.

Al 31 gennaio gli infortuni denunciati dall’inizio della pandemia sono stati 147.875, 16.785 in più rispetto alla precedente rilevazione, un incremento pari al 12,8%.

L’INAIL nota come il quadrimestre ottobre 2020-gennaio 2021 incide per il 62,3% sul totale degli infortuni da COVID-19 denunciati, a dimostrazione come la seconda ondata di contagi ha avuto un impatto maggiore rispetto alla prima, caratterizzata, come noto, da un blocco esteso delle attività economiche.

Per il 45,6% le denunce sono localizzate nel Nord Ovest, con la Lombardia che presenta il 27,1% dei casi, e nel Nord Est con il 23,9%.

Rispetto alle attività produttive, il settore della sanità ed assistenza sociale continua a registrare la maggioranza dei casi, pari al 68,8% delle denunce, seguito dall’amministrazione pubblica (ASL e amministrazioni regionali, provinciali e comunali) con l’9,2%, dal noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center) con il 4,4%, dal settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) con il 2,9%, dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione con in 2,5%, dal trasporto e magazzinaggio e dalle altre attività di servizi (pompe funebri, lavanderia, riparazione di computer e di beni alla persona, parrucchieri, centri benessere…) con l’1,9% ciascuna, dalle attività professionali scientifiche e tecniche (consulenti del lavoro, della logistica aziendale, di direzione aziendale) con l’1.8% e dal commercio all’ingrosso e al dettaglio con l’1,7%.

L’analisi per professione vede quella dei tecnici della salute risulta come più interessata, con il 39,2% delle denunce, gli operatori socio – sanitari con il 18,2%, i medici con il 9,2%, gli operatori socio assistenziali con il 7,3% e il personale non qualificato nei servizi sanitari con il 4,8%.

Sono stati inoltre denunciati 461 casi di infortunio con esito mortale, circa un terzo dei decessi denunciati da gennaio 2020, con una incidenza dello 0,5% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da COVID-19, con 38 decessi in più rispetto a dicembre 2020.



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