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DETTAGLIO NEWS

Casi di COVID-19 al 31 dicembre 2020
(del 27 01 2021)

L’INAIL ha comunicato che alla data del 31 dicembre sono stati denunciati 131.090 infortuni sul lavoro da COVID-19, che rappresentano il 23,7% delle denunce di infortunio pervenute da inizio anno, e il 6,2% dei contagiati nazionali da COVID-19, con un incremento, rispetto al mese di novembre, di 26.762 casi (+25,7%).

Nel trimestre ottobre-dicembre si rileva il picco dei contagi, con quasi 75.500 denunce di infortunio, pari al 57,6%, ed il mese di novembre è stato quello maggiormente colpito, con quasi 36.000 denunce.

I casi sono localizzati prevalentemente nel Nord Ovest (per il 47,5%) e nel Nord Est (23,0%).

Rispetto alle attività produttive, il settore della sanità ed assistenza sociale continua a registrare la maggioranza dei casi, pari al 68,8% delle denunce, seguito dall’amministrazione pubblica (ASL e amministrazioni regionali, provinciali e comunali) con l’9,1%, dal noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center) con il 4,4%, dal settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) con il 3,1%, dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione con in 2,5% e dal commercio all’ingrosso e al dettaglio con l’1,8%.

L’analisi per professione vede quella dei tecnici della salute risulta come più interessata, con il 38,7% delle denunce, gli operatori socio – sanitari con il 18,2%, i medici con il 9,2%, gli operatori socio assistenziali con il 7,4% e il personale non qualificato nei servizi sanitari con il 4,7%.

Sono stati inoltre denunciati 423 casi di infortunio con esito mortale, circa un terzo dei decessi denunciati da inizio anno, che rappresentano lo 0,6% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da COVID-19, con 57 decessi in più rispetto a novembre.

Per i casi mortali, a differenza del dato relativo agli infortuni, il 79,0% è la quota sul totale dei decessi del trimestre marzo-maggio, contro il 18,0% di ottobre-dicembre.



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