In una recente sentenza, avente ad oggetto il licenziamento di un lavoratore, causato dalla reazione alla presenza di un cliente entrato nel negozio privo di mascherina e al quale il lavoratore avrebbe detto di indossare la mascherina, rifiutandosi di procedere alla vendita, incontrando la reazione del cliente stesso, il Tribunale, nell’annullare il licenziamento, afferma che il lavoratore si sarebbe limitato ad esercitare il proprio diritto, costituzionalmente garantito, a svolgere la propria prestazione in condizioni di sicurezza. Inoltre, l’esimente dello stato di necessità gli consentiva, pur in assenza di una specifica disposizione legislativa, anche di astenersi dal lavoro, poiché lo svolgimento della prestazione lo esponeva ad un rischio di danno alla persona. |