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DETTAGLIO NEWS

Casi di COVID-19 al 30 novembre 2020
(del 22 12 2020)

Gli infortuni da COVID-19 denunciati in Italia fino al 30 novembre sono stati complessivamente 104.328, con un aumento, rispetto al precedente mese di ottobre, di 37.547 casi.

Il mese di novembre risulta da questo punto di vista particolarmente pesante, rappresentando il 26,6% del totale dei casi denunciati dall’inizio della pandemia, secondo come dato al mese di marzo.

I casi sono localizzati prevalentemente nel Nord Ovest (per il 50,3%) e nel Nord Est (21,0%).

Rispetto alle attività produttive, il settore della sanità ed assistenza sociale continua a registrare la maggioranza dei casi, pari al 68,7% delle denunce, seguito dall’amministrazione pubblica (ASL e amministrazioni regionali, provinciali e comunali) con l’9,2%, dal noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center) con il 4,4%, dal settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) con il 3,3%, dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione con in 2,5% e dal commercio all’ingrosso e al dettaglio con l’1,9%.

L’analisi per professione vede quella dei tecnici della salute risulta come più interessata, con il 38,6% delle denunce, gli operatori socio – sanitari con il 18,6%, i medici con il 9,5%, gli operatori socio assistenziali con il 7,6% e il personale non qualificato nei servizi sanitari con il 4,7%.

Sono stati inoltre denunciati 366 casi di infortunio con esito mortale, circa un terzo dei decessi denunciati da inizio anno, con un aumento di 34 casi rispetto alla precedente rilevazione, di cui 20 nel solo mese di novembre e gli altri distribuiti tra marzo e aprile.



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