A fronte di un peggioramento della situazione epidemiologica, è stato emanato un nuovo decreto, valido sino al 3 dicembre, con il quale vengono previste ulteriori, più restrittive misure, al fine di contenere il rischio da contagio da COVID-19.

Per quanto riguarda le attività produttive, lo svolgimento delle stesse continua ad essere consentito nel rispetto dei protocolli condivisi di regolamentazione, che ormai dall’inizio dell’emergenza disciplinano tutte le misure che devono essere prese nelle attività produttive, industriali e commerciali al fine di contenere la diffusione del virus Sars-Cov-2.

Nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con ordinanza del Ministro della salute, sentiti i presidenti delle Regioni interessate, sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, individuate nell’allegato 23 del decreto, così come sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24 (che comprende sostanzialmente le lavanderie, comprese quelle industriali, i servizi di pompe funebri e i servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere.