La Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità del datore di lavoro per la caduta di un proprio lavoratore, avvenuta durante lavori di manutenzione che avevano comportato l’apertura di alcuni fori di notevoli dimensioni nel pavimento, provvisoriamente chiusi con dei pannelli e fissati con filo di ferro alle tubazioni sottostanti in modo da renderli calpestabili ma la cui chiusura era stata rimossa da addetti della ditta incaricata dei lavori in appalto.

Tale circostanza non è stata dai giudici considerata sufficiente per, in qualche modo, graduare la propria responsabilità, in quanto nell’ambito dei lavori appaltati non era stato previsto alcun obbligo ulteriore di messa in sicurezza, e quindi spettava alla ditta committente mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare rischi per i propri addetti, essendo questa l’essenza del coordinamento previsto dalla normativa.