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DETTAGLIO NEWS

NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI REATI AMBIENTALI
(del 22 05 2015)

Il Senato ha approvato, il 19 maggio, un disegno di legge che introduce, nel codice penale, il titolo VI-bis relativo ai "Delitti contro l'ambiente".
In particolare, viene punita con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 10.000 a 100.000 euro l'abusiva compromissione o il deterioramento significativo e misurabile di acqua, aria, o di porzioni estese e significative del suolo e del sottosuolo, di un ecosistema, della biodiversità, della flora e della fauna.
Qualora da tale fatto derivino lesioni o morte di una o più persone, la pena prevista è la reclusione da due anni e sei mesi a sette anni fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla reclusione da cinque a 10 anni, ove ne derivi la morte; nel caso poi siano interessate più persone, si infligge la pena più grave aumentata fino al triplo, con il limite massimo che non può essere superato di venti anni di reclusione.
Viene poi punito il disastro ambientale e il traffico e l'abbandono di materiale ad alta radioattività.
Il legislatore ha poi introdotto l'istituto del ravvedimento operoso, che consiste in una riduzione della pena dalla metà a due terzi per coloro che si adoperino per la messa in sicurezza, la bonifica e, se possibile, il ripristino dello stato dei luoghi.
Infine, è sempre ordinata la confisca delle cose che costituiscono il prodotto o il profitto del reato.


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