L’INAIL ha reso pubblici i primi dati relativi alle denunce di infortunio sul lavoro derivanti dall’epidemia di COVID-19 nel periodo fino al 3 aprile. In questa prima fase sono state denunciati 28.381 infortuni, di cui il 66% nel mese di marzo: in tale periodo ogni quattro denunce di infortunio una è da COVID-19. Dal punto di vista territoriale il 52,8 è collocata nel Nord Ovest, il 26% nel Nord Est, il 12,7% nel Centro, il 6% nel Sud e il 2,5% nelle Isole. Le professioni più colpite sono quelle dei tecnici della salute, con il 45,7%, seguita dagli operatori socio-sanitari con il 18,9%, dai medici con il 14,2%, dagli operatori socio-assistenziali con il 6,2% e dal personale non qualificato nei servizi sanitari e di istruzione con il 4,6%. Sono stati inoltre denunciati 98 infortuni mortali (circa 4 casi su 10 decessi denunciati), e anche per questi la categoria dei tecnici della salute risulta quella più coinvolta (15% dei casi). |