CHI SIAMO   IL NOSTRO METODO   ESPERTI SICURECO   CLIENTI   NEWS   LINK   CONTATTI   AREA RISERVATA
DETTAGLIO NEWS

Aggiornato il Protocollo condiviso
(del 24 04 2020)

Il 24 aprile, anche in considerazione del mutato quadro normativo e delle indicazioni dell’INAIL riportate nel documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione, è stato integrato dalle Parti sociali il Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro.

In particolare, si rilevano le seguenti integrazioni.

Informazione

L’azienda deve fornire ai lavoratori adeguata informazione, con particolare riferimento alle misure adottate a cui il personale deve attenersi.

Modalità di ingresso in azienda

L’ingresso in azienda di lavoratori già positivi al COVID-19 deve essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la negativizzazione, rilasciata dal dipartimento di prevenzione.

Qualora sia necessario disporre misure particolari in presenza di focolai epidemici, il datore di lavoro è tenuto a collaborare con l’autorità sanitaria competente.

Modalità di accesso dei fornitori esterni

Viene specificato che qualora siano presenti lavoratori esterni che operano all’interno dell’azienda che risultassero positivi al COVID-19 l’appaltatore è tenuto ad informare il committente, al fine di individuare i contatti stretti; inoltre, l’azienda committente è tenuta a dare all’appaltatrice completa informazione dei contenuti del protocollo aziendale e deve vigilare affinché lo stesso sia rispettato anche dai terzi presenti in azienda.

Pulizia e sanificazione in azienda

Si specifica che qualora si registrino casi di contagio, o in presenza di aree a maggiore endemia, prima della riapertura è necessario procedere alla sanificazione dei locali di lavoro.

Precauzioni igieniche sanitarie

Viene previsto l’obbligo di collocare in punti facilmente individuabili dispenser per la pulizia delle mani.

Dispositivi di protezione individuale

Si specifica l’obbligo di prevedere DPI idonei sulla base delle diverse mansioni e rischi; inoltre, per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, è obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica.

Organizzazione aziendale

Il lavoro a distanza dovrà rimanere favorito, anche una volta ripresa l’attività lavorativa. Dovrà inoltre rispettato il distanziamento sociale, anche attraverso una rimodulazione degli spazi di lavoro, in particolare ove operano più lavoratori contemporaneamente.

Per evitare problemi di affollamento in relazione agli spostamenti verso il posto di lavoro e verso casa andrebbero incentivate forme di trasporto con adeguato distanziamento tra viaggiatori o l’uso di mezzi privati o di navette.

Gestione di una persona sintomatica in azienda

Si specifica che il lavoratore sintomatico deve essere isolato e dotato di mascherina, qualora non la indossasse.

Sorveglianza sanitaria/medico competente

Il medico competente, oltre ad applicare le indicazioni dell’autorità sanitaria, potrà suggerire l’adozione di eventuali mezzi diagnostici, qualora ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus.

Alla ripresa delle attività, è opportuno che il medico identifichi i soggetti con particolari fragilità e per stabilire le modalità di reinserimento lavorativo dei soggetti con infezione pregressa.

La sorveglianza sanitaria dovrebbe porre particolare attenzione ai soggetti fragili, anche in relazione all’età.

Infine, per il reintegro dei lavoratori dopo l’infezione dal COVID-19, il medico competente, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione rilasciata dalle autorità sanitarie, effettua la visita medica di ripresa dal lavoro dopo un’assenza di oltre 60 giorni, al fine di verificare l’idoneità lavorativa del soggetto.

Aggiornamento del protocollo di regolamentazione

Oltre al comitato aziendale, è ora previsto un Comitato territoriale, per le aziende nelle quali non sia presente internamente, sulla falsariga dell’RSL territoriale.

Inoltre, potranno essere costituiti, a livello territoriale o settoriale, comitati per le finalità del protocollo, anche con in coinvolgimento delle autorità sanitarie locali e degli altri soggetti istituzionali coinvolti.



TORNA ALL'ELENCO NEWS