A distanza di pochi giorni dall’emanazione del D.P.C.M 22 marzo 2020, il Ministro dello Sviluppo economico, con decreto del 25 marzo 2020, ha modificato, riducendone il numero, le attività consentite specificando, in taluni casi, la categoria nell’ambito della divisione o del gruppo. Le aziende, inizialmente autorizzate e che ora devono sospendere l’attività, devono procedere alla sospensione entro il 28 marzo. Rimangono comunque valide le altre disposizioni del decreto del 22 marzo, in particolare quella della possibilità di applicare il lavoro agile per tutte le aziende, anche quelle sospese, e quella relativa alla prosecuzione delle attività funzionali alle filiere produttive, nonché dei servizi di pubblica utilità, previa comunicazione al Prefetto. |