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DETTAGLIO NEWS

INFORTUNIO SUL LAVORO E COMPORTAMENTO DEL LAVORATORE
(del 20 03 2015)

Un argomento di costante attualità è costituito dal rapporto tra l’infortunio ed il comportamento messo in atto dal lavoratore, ed in particolar a quali condizioni tale comportamento possa costituire la causa stessa dell’infortunio, interrompendo il nesso di causalità tra la condotta del datore di lavoro e l’evento infortunistico.

Una recente sentenza di Cassazione, la numero 4890 del 2 febbraio, chiarisce tali aspetti, ed in particolare si afferma che qualora il datore di lavoro abbia adottato le misure prevenzionistiche funzionali a segregare gli organi lavoratori della macchina ed abbia adeguatamente informato e formato il lavoratore in merito ai comportamenti da adottare, e il lavoratore violi le direttive ricevute mettendo in atto una serie di operazioni rivelatrici della piena consapevolezza di violare tali direttive, l’infortunio non dovrà essere addebitato al datore di lavoro, in quanto il comportamento del lavoratore si deve ritenere abnorme ed eccezionale.

Come si vede, sono due gli aspetti sui quali è necessario soffermarsi: da un lato la sicurezza dei macchinari, che devono rispondere ai requisiti di legge, dall’altro la formazione del lavoratore, la quale deve essere completa e riguardare tutti gli aspetti relativi alla mansione, compreso ciò che deve essere messo in atto e ciò che non deve essere fatto nelle varie situazioni lavorative.



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