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Infortuni e malattie professionali delle lavoratrici
(del 08 03 2019)

L’INAIL ha diffuso un dossier relativo all’incidenza di infortuni e malattie professionali tra le lavoratrici, dal quale si possono ricavare preziose indicazioni su tale fenomeno.

In primo luogo l’INAIL rileva che, nel 2017, sono stati denunciati 231.067 infortuni che hanno coinvolto lavoratrici, in leggero calo rispetto all’anno precedente, mentre gli infortuni mortali sono stati 111.

L’incidenza degli infortuni è particolarmente elevata nel settore dei servizi domestici e familiari (colf e badanti),  seguito da sanità e assistenza sociale e dal confezionamento  di articoli di abbigliamento.

In merito alle cause, la prima è la caduta, seguita dai movimenti del corpo senza sforzo fisico, mentre la sede maggiormente interessata è la mano.

Sono stati inoltre denunciati circa 16.000 infortuni occorsi ad insegnati e maestri nelle scuole pubbliche o private, e di questi circa 14.000, pari all’87% del totale, riguardano lavoratrici.

Gli incidenti stradali, e quindi gli infortuni in itinere, si rilevano essere la prima causa di infortunio, anche mortale, per le lavoratrici (il 53% degli infortuni mortali rientra in tale categoria).

Infine, le principali patologie denunciate riguardano le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto del connettivo e quelle del sistema nervoso; in particolare, in quest’ultimo caso, oltre il 99% è rappresentato dalla sindrome del tunnel carpale.

Un’ultima riflessione può essere fatta riguardo all’obbligo, a volte ancora sottovalutato, di valutare anche i rischi connessi alla differenza di genere, dettato dall’articolo 28 del Testo Unico e volto a personalizzare la valutazione dei rischi, e l’individuazione delle conseguenti misure di prevenzione, anche in base alle caratteristiche ed alle esigenze delle lavoratrici.




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