La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 33416 del 18 luglio 2018 pone in chiaro che un infortunio si considera lavorativo anche se avviene durante la pausa o la sospensione dell’azienda. Il caso in particolare riguarda un lavoratore caduto dal tetto dell’azienda ove si era recato, durante la pausa pranzo, per allontanare una capretta che vi si era rifugiata e per riparare alcune lastre danneggiate. Nel ricorso gli imputati hanno sostenuto che il lavoratore si era recato di sua iniziativa sul tetto, durante la pausa, e quindi si sarebbe verificata una sospensione dell’attività lavorativa e una sorta di blocco della normativa che ne regola lo svolgimento. Al contrario, nel confermare la condanna, la Corte rammenta che la relazione causale tra la violazione delle prescrizioni dirette a garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro e gli infortuni sussiste anche nei momenti di riposo, pausa e sospensione dell’attività, nel caso specifico essendo dimostrato che l’incarico di salire sul tetto era stato impartito dal datore di lavoro, per cui non si può in nessun modo ritenere che lo stesso sia estraneo all’attività lavorativa
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