La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 32228 del 13 luglio 2018 ha evidenziato, ancora una volta, quali sono gli obblighi e le responsabile di ogni committente di lavori edili, quand’anche si tratti di lavori commissionati per la propria abitazione. Nel caso in esame un lavoratore autonomo, in realtà un pensionato che svolgeva piccoli lavori, era caduto, con esito fatale, durante la sostituzione di una ringhiera del balcone della casa di proprietà del committente, con il quale aveva concordato le lavorazioni da svolgere. Anche in questo caso, secondo i giudici, il committente deve verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa esecutrice dei lavori: nello specifico egli avrebbe dovuto appurare se il lavoratore incaricato avesse effettivamente le competenze tecniche per eseguire le opere convenute; inoltre avrebbe dovuto fornire al lavoratore dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui è destinato ad operare e, in aggiunta, predisporre le opportune misure di protezione e prevenzione dei rischi cui lo stesso è esposto in ragione dell’attività lavorativa da svolgere.
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