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DETTAGLIO NEWS

Nuovo interpello su medico competente e vigilanza
(del 14 04 2018)

La Commissione Interpelli è stata chiamata a chiarire la portata dell’articolo 39 del Testo Unico, il quale dispone che “il dipendente di una struttura pubblica, assegnato agli uffici che svolgono attività di vigilanza, non può prestare, ad alcun titolo ed in alcuna parte del territorio nazionale, attività di medico competente”; il particolare, il quesito , formulato dalla Direzione Salute e Politiche Sociali della Regione Lazio, è volto a conoscere se tale divieto si debba intendere al solo personale che svolge attività ispettiva o se debba riguardare tutte le strutture del Dipartimento di prevenzione delle aziende sanitarie locali.
In merito, dopo aver chiarito che il Dipartimento di prevenzione rappresenta un’unica struttura deputata allo svolgimento di attività polifunzionali, volte a garantire un continuo innalzamento del livello di salute e di miglioramento della qualità della vita, e quindi lo stesso non esercita solo un’attività di vigilanza, intesa come mero controllo di tipo repressivo e sanzionatorio, ma anche funzioni di tipo preventivo ed autorizzativo.
Sulla base di tali elementi, conclude la Commissione, si deve ritenere che l’articolo 39 si applichi a tutte le strutture che compongono il Dipartimento ed a tutto il personale ad esso assegnato, indipendentemente dalla qualifica rivestita.



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