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Ambiente
Andrea Fiorio
a.fiorio@sicurecoveneto.it
La gestione ambientale è sempre di più un valore d'impresa, che consente di essere più competitivi e ottenere maggiori riconoscimenti nel mercato: infatti permette di aumentare l’efficienza dell’impresa, migliorare le sue prestazioni ed evitare conseguenze gravi in caso di omissioni.

La gestione della sicurezza ambientale è complessa, perché investe l'intero sistema azienda. Richiede non solo conoscenze normative profonde e aggiornate, ma esperienza concreta nella loro applicazione. Più di vent'anni di attività garantiscono l'affidabilità di Sicureco Veneto, l'estrema concretezza e la visione complessiva necessaria per mettere in sicurezza la vostra azienda dal punto di vista ambientale. Con la massima efficacia, qualità, certezza di risultati.




Su cosa intervengono le normative ambientali?

Emissioni in atmosfera, scarico delle acque reflue, gestione dei rifiuti.

Che servizi offre Sicureco Veneto?
1) Consulenza, formazione, prevenzione.
2) Gestione delle emergenze.
3) Certificazioni e autorizzazioni.

In cosa consiste il servizio di consulenza e prevenzione?
Analisi delle caratteristiche produttive, valutazione dei rischi, informazione e formazione specifica dei lavoratori.

E quello per le emergenze?
In caso di incidente interveniamo immediatamente per valutare con precisione il caso e prendere le contromisure necessarie, anche dal punto di vista normativo.

Cosa è importante sapere riguardo le autorizzazioni?
Qui di seguito le principali caratteristiche delle diverse tipologie di autorizzazioni. In generale le autorizzazioni di legge sono indispensabili per svolgere tutte le attività produttive che hanno un impatto sull'ambiente in termini di emissioni e scarti. Chi non è in regola va incontro a sanzioni che incidono piuttosto pesantemente dal punto di vista economico e di gestione. Sicureco Veneto segue con estrema precisione e competenza l'espletamento delle pratiche per le specifiche autorizzazioni.

EMISSIONI IN ATMOSFERA

Chi deve richiedere l’autorizzazione?
Tutte quelle attività che comportano lavorazioni o possiedono impianti che possono produrre emissioni gassose. La devono richiedere anche le imprese già autorizzate che vogliono trasferire l’impianto, modificare il ciclo di lavorazione o sostituire i prodotti usati all'interno del ciclo stesso. L’autorizzazione non è necessaria, invece, se l’attività dell’azienda rientra nell’elenco di quelle ad inquinamento atmosferico poco significativo (allegato 1 del D.P.R. 25/07/91).

Quanto tempo serve per ottenerla?
Circa quattro mesi.

Qual è la durata dell’autorizzazione?
L’autorizzazione è valida fino a quando il ciclo di lavorazione dell’impianto denunciato o i macchinari utilizzati per la produzione non subiscono variazioni.

Quanto costa?
Il costo della pratica varia in base al numero di camini da autorizzare. Incide sulla spesa finale anche il materiale tecnico che l’azienda può mettere a disposizione delle autorità competenti per abbreviare i tempi di realizzazione.

In quali casi si rischia una sanzione?
Quando si attiva un impianto che produce emissioni gassose senza autorizzazione, lo si trasferisce o si varia il suo ciclo produttivo. Quando si emettono inquinanti aeriformi oltre i limiti stabiliti dalla legge, si trattengono all’interno dell’ambiente di lavoro fumi e nebbie e si utilizzano combustibili non conformi alle prescrizioni dell’ente di controllo. Ma anche se si inizia la lavorazione autorizzata senza aver comunicato l’attivazione dell’impianto e senza aver effettuato l’analisi dei camini nei primi dieci giorni di attività.

ACQUE REFLUE

Chi deve richiedere l’autorizzazione?
Tutte le imprese con lavorazioni e impianti che scaricano le acque utilizzate per la produzione, comprese quelle di raffreddamento, nelle reti fognarie o nei corsi d’acqua superficiali.

Quanto tempo serve per ottenerla?
Circa tre mesi.

Qual è la durata dell’autorizzazione?
Vale quattro anni. Il suo rinnovo deve essere richiesto almeno un anno prima della scadenza.

Quanto costa?
Il costo della pratica varia in base alla complessità del ciclo di lavorazione che produce lo scarico da autorizzare. Incide sulla spesa finale anche il materiale tecnico che l’azienda può mettere a disposizione delle autorità competenti per abbreviare i tempi di realizzazione.

In quali casi si rischia una sanzione?
Quando si attiva un impianto che produce scarichi di acque produttive senza autorizzazione, lo si trasferisce o si varia il suo ciclo produttivo. Ma anche se le acque da scaricare vengono diluite per ridurre la concentrazione di inquinanti e se quest’ultima supera i limiti stabiliti dalla legge.

GESTIONE DEI RIFIUTI

Quali attività sono soggette alla normativa sulla gestione dei rifiuti?
I soggetti che effettuano a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti. Tutte le attività che producono rifiuti (pericolosi e non pericolosi) derivanti da lavorazioni industriali e artigianali.

Quali obblighi hanno?
Tenere un registro settimanale di carico e scarico in cui vengono annotate le caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti. Ogni anno va compilato il MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale), dal quale sono esonerati i trasportatori di rifiuti, gli intermediari e i produttori o riutilizzatori di imballaggi.

Qual è la frequenza di smaltimento dei rifiuti?
I rifiuti non pericolosi devono essere asportati con cadenza trimestrale, ovvero quando il loro quantitativo raggiunge i 20 metri cubi. I rifiuti pericolosi, invece, devono essere asportati con cadenza bimestrale, ovvero quando il quantitativo in deposito raggiunge i 10 metri cubi.

In quali casi si rischia una sanzione?
Quando non si effettua la compilazione del MUD, quando il registro di carico e scarico è inesistente o risulta incompleto e quando i rifiuti vengono trasportati senza formulario.